La via Francisca del Lucomagno

Si arriva  nelle terre di Maestro Martino, la valle di Blenio, percorrendo da nord il  passo del Lucomagno e continuando verso Bellinzona in direzione di Pavia

La Via Francisca del Lucomagno si sviluppa lungo un antico tracciato romano, storicamente documentato, che collegava a nord la città di Costanza, sull’omonimo lago in Germania, verso sud a Pavia.

Un percorso per viandanti e pellegrini provenienti dal centro Europa, perché riduce di molto il tragitto dal nord della Svizzera(Costanza) verso Pavia, dove si conclude la Via Francisca per poi collegarsi con la Via Francigena che porta a Roma; la Francisca permette inoltre di raggiungere Arles e da lì il Cammino di Santiago de Compostela.

he sitrova È una via storica che dopo la conquista della Rezia da parte dei Franchi nel 797 (dai quali prende il nome) nel VII-VIII secolo e fino ai primi anni del 1200 è stata un’importante via di comunicazione tra Costanza e Pavia. Essa era infatti tra i percorsi meno impegnativi per attraversare le Alpi. A Pavia, la Via Francisca incrocia la Via Francigena che conduce fino a Roma.

Il vescovo di Coira e l’abate di Disentis furono tra i loro principali vassalli e ottennero molti privilegi da Ottine I (X secolo), che fece di Pavia la capitale imperiale.

Nel corso dei secoli, la Via Francisca è stata percorsa da Imperatori, Vescovi, mercanti, viandanti e pellegrini. San Colombano monaco irlandese (chiesa a Scona), discepolo di San Gallus, Enrico II 1004, Federico I Barbarossa nel 1176, sulla strada verso l’Italia del nord, si fermò a Serravalle, dove soggiornò 4 giorni per arrivare in Lombardia e lo stesso anno fu sconfitto a Legnano dalla Lega Lombarda. San Carlo Borromeo 1567 e 1570.

La Francisca permette inoltre di raggiungere Arles e da lì il Cammino di Santiago de Compostela.

I 3 ospizi medievali

Oratorio di San Martino Viduale, poi Santa Maria XIII , ospizio 1400 circa Monastero di Corzoneso, oggi quartiere di Acquarossa, dove Martino diventa Rettore nel 1442. Camperio 1254 e Casaccia 1104, oggi territori del comune di Blenio.

Il declino dell’importanza inizia nel XIII secolo con la costruzione del ponte del diavolo. La Cappella dei morti che si trova presso l’Ospiszio del Passo del San Gottardo testimonia la pericolosità del valico ancora fino alla fine dell’700.

Il cammino in Svizzera

Un itinerario straordinario, che ancora oggi collega diverse interessanti tappe. Lasciata alle spalle la bella città di Costanza e la capitale del Liechtenstein, Vaduz, il cammino si addentra nel territorio elvetico, toccando Coira, la capitale del Cantone dei Grigioni, il Passo del Lucomagno (il più basso di quest’area alpina, 1.915 m, tra i cantoni dei Grigioni e del Ticino), Bellinzona e Monte Ceneri.

La via del Ceneri
Un itinerario per scoprire quello che il passo ha rappresentato per secoli. Cerniera tra Sopra e Sottoceneri, luogo di passaggio per esercenti, mercanti e pellegrini. Nelle selve del Ceneri si trovava il “pane dei poveri”, nei suoi boschi si è sviluppata quella civiltà rurale che ancora oggi testimonia, con numerose opere ed edifici sottratti all’oblio, un esempio di rapporto sostenibile con l’ambiente. Una comunità fondata sul ritmo delle stagioni e sulla solidarietà per un comune destino.